CI TRATTARONO CON GENTILEZZA (At 28,2)

Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani 2020

È ormai una tradizione secolare quella di celebrare dal 18 al 25 gennaio la Settimana di Preghiera dell’Unità dei cristiani. Questo evento di grazia, frutto dello Spirito, vede tutti i credenti in Cristo a chiedere il dono dell’unità continuando a camminare nel solco del dialogo, della reciproca conoscenza e del mutuo rispetto affinché emerga ciò che ci accomuna e non quello che divide.

La data tradizionale nell’emisfero nord fu proposta nel 1908 da padre Paul Wattson, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo; assume quindi un significato simbolico. Nell’emisfero sud, in cui gennaio è periodo di vacanza, le chiese celebrano la Settimana di preghiera in altre date, per esempio nel tempo di Pentecoste (come suggerito dal movimento Fede e Costituzione nel 1926), periodo altrettanto simbolico per l’unità della Chiesa.

  In realtà, la prima ipotesi di una preghiera per l’unità delle Chiese, antenata dell’odierna Settimana di preghiera, nasce in ambito protestante alla fine del XVIII secolo; e nella seconda metà dell’Ottocento comincia a diffondersi un’Unione di preghiera per l’unità sostenuta sia dalla prima Assemblea dei vescovi anglicani a Lambeth (1867) sia da papa Leone XIII (1894), che invita a inserirla nel contesto della festa di Pentecoste. Agli inizi del Novecento, poi, il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Joachim III scrive l’enciclica patriarcale e sinodale Lettera irenica (1902), in cui invita a pregare per l’unione dei credenti in Cristo. Sarà infine il reverendo Paul Wattson a proporre definitivamente la celebrazione dell’Ottavario che lo celebra per la prima volta a Graymoor (New York), dal 18 al 25 gennaio, auspicando che divenga pratica comune.

I testi che accompagneranno la Settimana del 2020 sono stati preparati dalle comunità di Malta e Gozo. Il tema è tratto dall’episodio del naufragio di Paolo a Malta narratoci negli Atti degli Apostoli: Ci trattarono con gentilezza (At 28,2).

Accanto alla Provvidenza di Dio, in questa pericope emerge l’umana accoglienza da parte della comunità di Malta nei confronti di Paolo e degli altri 276 naufraghi. A questa filantropia, si contrappone l’indifferenza del mondo attuale perciò «L’ospitalità – concludono i cristiani di Malta – è una virtù altamente necessaria nella ricerca dell’unità tra cristiani. […] La nostra stessa unità di cristiani sarà svelata non soltanto attraverso l’ospitalità degli uni verso gli altri, pur importante, ma anche mediante l’incontro amorevole con coloro che non condividono la nostra lingua, la nostra cultura e la nostra fede».

La nostra comunità Diocesana, insieme ai tutti i nostri fratelli e sorelle in Cristo, vivrà il 23 gennaio p.v., alle ore 19.00, presso la Parrocchia di San Lorenzo da Brindisi in Taranto, una Celebrazione Ecumenica della Parola di Dio. Insieme al nostro Arcivescovo Filippo, ci saranno: Padre Antonio Lotti della Chiesa Ortodossa di Mosca; Padre Florin Carlig della Chiesa Ortodossa Romena; Bruno Gabrielli, pastore della Chiesa Valdese; Gregorio Miccoli della Chiesa dei Santi degli ultimi giorni.

 

In allegato il file del materiale di preghiera per la Settimana.